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Da Genova prende vita una nuova iniziativa promossa dalla Federazione Italiana Rugby e dal suo presidente Andrea Duodo, pensata per rendere omaggio alle società con oltre quarant’anni di storia.
Il progetto prevede l’assegnazione di un Cap celebrativo, un simbolo di grande valore che riconosce il prestigioso traguardo raggiunto da quei club che, con impegno e continuità, hanno contribuito alla diffusione e al radicamento del rugby italiano.

Un riconoscimento meritato per il Cus Catania Rugby

Tra le società insignite del Cap commemorativo figura anche il Cus Catania Rugby, una delle realtà più longeve e significative del panorama isolano.
A ritirare il riconoscimento è stato il prof. Nino Puleo, da sempre – prima come atleta e poi come direttore – figura centrale della sezione rugby e punto di riferimento imprescindibile per il movimento.

La FIR Sicilia esprime piena soddisfazione e si congratula con il Cus Catania per gli oltre cinquant’anni di storia rugbistica: un traguardo che racconta dedizione, passione e un ruolo da autentico pioniere del rugby siciliano. Un percorso ancora più significativo se si considerano le difficoltà del contesto in cui la società ha operato, riuscendo comunque a diventare un faro per il rugby meridionale.

Le parole del Presidente Arancio

“Le società ‘storiche’ – dichiara il presidente di FIR Sicilia, Orazio Arancio – rappresentano le radici più profonde del movimento rugbistico italiano e ne custodiscono il patrimonio genetico. Se oggi in Sicilia si gioca a rugby, lo dobbiamo anche ai primi pionieri del Cus Catania: uomini che con il loro impegno hanno fatto nascere e crescere questo sport sul nostro territorio. Questo riconoscimento è dedicato a loro, a chi ha lasciato un’eredità che continua a ispirare nuove generazioni. Tra questi, non posso non menzionare Renato Papa, Benemerito della FIR.
A nome di tutto il Comitato Regionale Siciliano, rivolgo al Cus Catania le nostre più sentite congratulazioni, con l’augurio di continuare a scrivere insieme importanti pagine di sport”.

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